sostegno psicologicoSostegno psicologico: di cosa si tratta

Il sostegno psicologico permette al paziente, coadiuvato dallo psicologo, di esternare e rielaborare la problematica in base al proprio istinto e ai propri pensieri. Un concetto fondamentale del sostegno psicologico è quello del Coping, un termine che deriva dall’inglese e che letteralmente significa ‘affrontare’. Dunque si ricorre al sostegno psicologico per stimolare una persona, che vive un momento di particolare difficoltà, ad affrontare in modo positivo un periodo problematico.

Perché scegliere il sostegno psicologico?

Sono molti gli psicologi che scelgono di affidarsi a questo tipo di pratica che crea un rapporto empatico con il paziente. Lo psicologo dovrà essere in grado non solo di ascoltare e parlare con la persona, ma anche di stimolarla a riflettere sugli eventi che maggiormente la turbano. I colloqui con lo psicologo saranno di grande aiuto a chi soffre il disagio. Questo tipo di aiuto è volto ad incentivare una riorganizzazione mentale del soggetto, valutando attentamente le cause che potrebbero aver portato ad un malessere o a un qualsiasi senso di instabilità.

Quando è consigliabile praticare il sostegno psicologico

Il sostegno psicologico è una delle pratiche maggiormente consigliate in disturbi correlati all’ansia, ma anche in caso di problemi del sonno o dell’umore, senza dimenticare tutti quei problemi legati al lavoro, alla scuola, o alla sfera relazionale. Per aiutare una persona che vive un disagio psicologico è bene utilizzare la tecnica del sostegno psicologico nella maniera più opportuna. Partendo dal presupposto che i problemi psicologici siano innescati e portati avanti da atteggiamenti di coping disfunzionale, attraverso il Sostegno Psicologico si cerca di invertire tale tendenza, incentivando la ricerca e le riattivazioni di atteggiamenti di coping sempre più propositivi al proprio benessere psico-fisico.